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venerdì 20 settembre 2019

François Cavanna - Les aventures de Dieu


Nel 1974 venne pubblicata da Savelli Editore la versione italiana di "Les aventures de Dieu", con una magnifica prefazione di Oreste del Buono che ha la dignità, già da sola, di piccolo saggio di grande attualità.
L'autore del divertente volume - che ho la rara fortuna di possedere avendolo acquistato a Padova nel 1978 - è il famigerato umorista iconoclasta
Francoise Cavanna, fra i fondatori e già direttore di Charlie Hebdo, scomparso novantenne qualche anno fa.

La versione italiana de “Le avventure di Dio” venne purgata di ben 7 immagini e di 12 frasi dallo stesso coraggioso editore che le ritenne comunque troppo “avanti” per l’Italia.
Malgrado queste accortezze autocensorie e la reputazione di OdB, il volumetto, su pressioni della Chiesa e del mondo cattolico, come accadeva sovente per ogni opera di pensiero indipendente (cito solo Pasolini), venne sequestrato, ne fu proibita la distribuzione e addirittura accadde che prefatore, editore, stampatori e compagnia bella vennero tutti denunciati per vilipendio della religione di Stato e la persecuzione si spinse sino a esportare beghe legali in Francia per tentare di colpire colà anche l’autore Cavanna.  
Il libro, divertente e scanzonato oggi è quasi introvabile ma nonostante gli anni, la secolarizzazione del mondo occidentale, la distanza dai regimi teocratici, ancora suscita le ire delle curie, tollerantissime su pedofilia e avidità di ricchezze del proprio personale, ma pronte a indispettirsi se li si prende un po’ per i fondelli. Infatti nel sito – pare unico - che recensisce e commenta quel libro, sono state oscurate le immagini, tanto per esser chiari su quale sia il clima ancora oggi per le pubblicazioni di satira che tocchino la religione, ancora ai nostri giorni ahimè così lontani da quegli anni ’70 che - unici -  videro barlumi di laicità militante anche in Italia.
Ecco il sito 


dove si può leggere la prefazione di OdB e alcuni brani scelti delle Avventure di Dio.  

Cavanna è stato fra i fondatori della rivista satirica Charlie Hebdo, quella che credenti fanatici della fede più diffusa in Medioriente attaccarono armati di mitraglia, ammazzando vigliaccamente i disegnatori colpevoli di satira.    
I mandanti culturali di quella strage sono i nemici della libera circolazione delle idee, gli integralisti di ogni religione, i censori di sempre, gli inquisitori di ogni epoca, quelli convinti che il corpo delle donne sia impuro, gli oscurantisti di ogni paese, i nemici del progresso e della emancipazione di uomini e donne.
Ancora.





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