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lunedì 11 novembre 2019

anime fossili - recensione

L'esergo:
"Per la verità siamo ora afflitti da una tale invasione di carta stampata che bisogna pensare a lungo per trovare cosa involvervi dentro "     --  ( N. Gogol ),
prelude alla scarnificazione del testo che sembra volersi ridurre a un graffito inciso su un fondale. 
In "Anime fossili" le parole, inquadrate in brevi e preziose strutture ritmiche, sono accostate a immagini, a scatti. 
Chiedersi se il legame analogico abbia come motore primo la parola o l'immagine forse non conta, visto che traducono entrambe visioni interiori. 
Uno scatto fotografico, un'espressione verbale sono ciò che resta di un'intesa, quella di un luogo, in questo caso Matera, e di una sua parte, l'autore.

"gli scatti sono il ritmo del pensiero
nella costernazione dell'esistere,
ipotesi di zattera del senso
fra le procelle dell'immenso nulla
"
(Giacinta)

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